Mozzarella : scopriamo cos'è, come sceglierla e cosa abbinare a tavola

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Mozzarella : scopriamo cos'è, come sceglierla e cosa abbinare a tavola
Posted in: Formaggi italiani

Parlando di uno dei latticini italiani più famosi al mondo, la domanda “la mozzarella è un formaggio?” balza subito alla mente. Non tutti sanno che il gustoso alimento, che caratterizza la pizza, deriva da un processo di coagulazione delle proteine del latte e quindi è un formaggio fresco. Infatti, la mozzarella contiene molti fermenti lattici e la sua scadenza non supera mai i 20 giorni.

La mozzarella può derivare da due tipi di latte: quello vaccino e quello bufalino, che ne danno due risultati differenti nel gusto e nella consistenza. Tuttavia, questo formaggio fresco può distinguersi nel sapore anche a seconda della lavorazione.

In questo articolo approfondiremo quanti e quali tipi di mozzarella esistono e quali sono le differenze, per poter scegliere quella giusta per il proprio gusto, digeribilità e per la qualità dei nutrienti del prodotto.

Come scegliere la mozzarella

Anche se le due principali tipologie sono la mozzarella di bufala e la mozzarella fior di latte, esistono mozzarelle che si distinguono per la qualità dei nutrienti.

 Considerando tutte le varianti, si possono distinguere questi tipi di mozzarelle:

·        mozzarella fior di latte

·        mozzarella di bufala

·        mozzarella light

·        mozzarella senza lattosio

Notando l’elenco, si possono già distinguere alcune differenze che incidono sulle calorie della mozzarella e sulla digeribilità di questo formaggio fresco; tuttavia per scegliere la mozzarella giusta a seconda della ricetta che si vuole realizzare o semplicemente per gustarla al meglio è necessario conoscere le differenze.

Differenza tra mozzarella di bufala e mozzarella fior di latte

In genere quando si parla di mozzarella si pensa subito alla mozzarella di latte vaccino, detta anche a fior di latte; questo grazie anche alla popolarità della pizza, per la quale dagli anni 60’ si tende ad usare la mozzarella fior di latte.

In realtà, però, la mozzarella è nata con il latte delle bufale e ha origini campane; per questo, solitamente, quando si sceglie la mozzarella di bufala si cerca di prediligere la mozzarella di bufala Campana Dop. Attualmente le bufale si allevano anche nel basso Lazio e in alcune provincie del Molise. 

La mozzarella fior di latte invece si produce in tutta Italia. Le differenze fra la fior di latte  e la bufala si notano nel sapore, in quanto il latte di bufala è più acido rispetto al latte vaccino, perciò conferisce alla mozzarella un sapore più deciso.

L’acidità del latte di bufala rende il prodotto più elastico, marcando notevolmente la differenza fra il la parte liscia del fuori e la pasta morbida all’interno; la fiordilatte invece ha un sapore delicato e una consistenza più uniforme.

Altre differenze si possono trovare nelle calorie, è noto, infatti, che la bufala è un pochino più calorica e contiene una maggiore quantità di grassi; tuttavia, la quantità di proteine è superiore nella fiordilatte, mentre la bufala è un po’ meno proteica.

La qualità più importante della mozzarella di bufala, che in un certo senso la rende più pregiata è il basso contenuto di lattosio, decisamente più alto nella fiordilatte. Per questo, la bufala può essere apprezzata e gustata anche da chi soffre d’intolleranze.

Mozzarella light 

La grande distribuzione ha messo in commercio, ormai, da molti anni la mozzarella light, ma qual è la differenza reale con l’altra mozzarella?

Nella mozzarella light i grassi vengono tagliati e rimpiazzati con zuccheri o addirittura con agenti chimici poco salutari. Per questo, per chi ha problemi di salute è sempre consigliata la mozzarella normale.

Mozzarella senza lattosio

La mozzarella senza lattosio è un altro prodotto recente, creato come surrogato della mozzarella fiordilatte, consigliata per tutti coloro che soffrono di intolleranza al lattosio.

Questa mozzarella si produce con l’enzima lattasi, lo stesso enzima contenuto nel latte senza lattosio. L’enzima innesca lo stesso processo digestivo che non può essere fatto nell’intestino dell’intollerante.

In pratica, l’enzima lattasi scinde ogni molecola di lattosio in una molecola di glucosio e una di galattosio, zuccheri facilmente digeribili. In questo modo è come se il lattosio contenuto nella mozzarella fosse già digerito.

La mozzarella senza lattosio mantiene in tutto e per tutto il suo sapore autentico, dolce e la sua morbida consistenza, senza che le proprietà organolettiche siano alterate.

Come conservare la mozzarella?

La mozzarella non va conservata in frigo, in quanto la bassa temperatura può alterarne il sapore e la consistenza; se si deve consumare in giornata è preferibile conservare la mozzarella nel suo siero, a temperatura ambiente.

Se invece, si prevede di consumare l’alimento fra qualche giorno, si deve necessariamente conservare in frigo, per conservarne la freschezza. Tuttavia, si consiglia di tirarla fuori almeno una mezz’ora prima del pasto, al fine di ripristinare tutte le proprietà organolettiche.

La mozzarella è un alimento che si presta molto bene in cucina: sulla pizza, naturalmente, ma anche per arricchire piatti di pasta o per preparare la classica mozzarella in carrozza.

 Inoltre, se si vuole utilizzare a mozzarella in cucina non è necessario farla riscaldare a temperatura ambiente, prima dell’uso.

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